decadenza prescrizione cartella esattoriale notificata e non pagata
I termini giuridici hanno un significato occulto. La prima cosa che devi sapere se hai ricevuto la notifica di una cartella esattoriale e vuoi fare Ricorso al Giudice di Pace è la differenza tra termine di decadenza e termine di prescrizione. Ma cos’è una cartella esattoriale?
La cartella esattoriale è un titolo esecutivo
La cartella esattoriale ha valore di titolo esecutivo. Significa che l’ente di riscossione, in forza di un atto iscritto a ruolo dall’ente creditore, emette la cartella esattoriale per essere autorizzata all’esecuzione forzata, in genere tramite pignoramento delle somme dovute. Per fare una esempio concreto, da quando l’Agenzia delle Entrate ha sostituito Equitalia nel ruolo di agente di riscossione ed in virtù dell’utilizzo delle banche dati di tutti gli enti collegati, è più facile ottenere il pignoramento del conto corrente rispetto al passato. I termini entro i quali si può opporre ricorso Giudice di Pace per vizi formali contenuti in una cartella esattoriale sono di 60 giorni dalla notifica. Il ricorso è ammesso solo per ragioni attinenti al merito della cartella esattoriale e non dell’atto di ruolo
Atto di precetto
Per fortuna, l’ordinamento giudiziario italiano dice che l’ente di riscossione deve comunicare al debitore l’intimazione al pagamento, prima di procedere all’esecuzione forzata con il pignoramento. La comunicazione si chiama atto di precetto. Ricevuto l’atto di precetto con una notifica (se è il caso, il consiglio è quello di andare alla posta a ritirare l’atto notificato qualora non sia stato possibile il recapito al domicilio), il debitore ha 10 giorni di tempo per pagare. Trascorsi 10 giorni, l’ente creditore può procedere all’esecuzione forzata, ovvero al pignoramento. Però, il pignoramento deve essere eseguito entro 90 giorni.
Decadenza prescrizione cartella esattoriale notificata e non pagata
La differenza tra decadenza e prescrizione è facile. La decadenza è anteriore al diritto di pretendere, per esempio, il pagamento di una tassa o di una multa. La prescrizione è posteriore al diritto a pretendere, per esempio, il pagamento di una cartella esattoriale decadenza prescrizione cartella esattoriale notificata e non pagata
Decadenza
Per decadenza si intende la scadenza dei termini entro i quali esercitare la facoltà per far valere un diritto. Quando è dichiarata decaduta una cartella esattoriale? Non c’è un termine perentorio, anche perché la legge attribuisce ai singoli soggetti la facoltà di stabilire i termini di decadenza per l’esercizio di un diritto. Tipico il caso dei termini stabiliti per recedere da un contratto di acquisto, nel caso di restituzione della merce acquistata. Un altro caso comune è quello della decadenza delle contravvenzioni al codice della strada (multe) che è di 2 anni dalla data di consegna del ruolo dal Comune all’ente di riscossione. La decadenza, però, non estingue il credito. Se scadono i termini della decadenza, per perseguire il debitore il creditore deve avvalersi dei normali strumenti della giustizia civile. La decadenza rende nulla la cartella esattoriale emessa
decadenza prescrizione cartella esattoriale notificata e non pagata
Prescrizione
La prescrizione è il termine entro il quale esercitare il diritto acquisito, per esempio il pignoramento delle somme dovute per un credito non pagato in presenza di un titolo esecutivo posteriore all’atto di precetto. La prescrizione ha dei termini stabiliti per legge e uguali per tutti
Prescrizione breve
La prescrizione breve è di 3 o 5 anni e riguarda i titoli esecutivi, quindi anche le cartelle esattoriali
Prescrizione lunga
La prescrizione lunga è di 10 anni e riguarda le sentenze
La prescrizione breve e lunga nelle per le cartelle esattoriali
Per quanto attiene alle cartelle esattoriali, il principio della validità della prescrizione breve è stato sancito da una recente sentenza delle Sezioni Unite della Suprema Corte n. 23397 del 2016, anche senza che il debitore abbia proposto opposizione contro la riscossione mediante ruolo o coattiva di crediti sia fiscali o previdenziali. Se il termine per esigere un pagamento forzoso è prescritto, la cartella è nulla, il credito è estinto.
Interruzione dei termini della prescrizione
I termini della prescrizione possono essere interrotti da un nuovo atto notificato, sempreché lo sia entro i termini previsti per la prescrizione del primo. Se ciò avviene si ricomincia a contare daccapo.
I termini della prescrizione delle cartelle esattoriali
- Irpef: 5 anni sentenza C.Cassazione n. 23397 del 2016
- IVA: 10 anni
- Irap: 10 anni
- Imposta di Registro e Ipocatastale: 10 anni
- Multe per contravvenzione al Codice della Strada: 5 anni
- Sanzioni amministrative (assegno a vuoto o protesto): 5 anni
- TARI: 5 anni
- ICI/TASI e imposte regionali: 5 anni
- Bollo Auto: 3 anni
- Inps Inail: 5 anni
- Canone Rai e CCIAA: 10 anni
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